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Scopriamo il mestiere del Pedagogista

Scopriamo il mestiere del Pedagogista

Il noto pedagogista Daniele Novara, autore di libri, e formatore (nel 1989 ha fondato il CCP, ovvero il Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti), nel suo ultimo testo “Nessuno si educa da solo. Una vita da pedagogista“, essendo lui stesso un professionista nel vasto campo dell’educazione, mette in luce alcuni aspetti di una professione ancora non molto compresa e poco diffusa in ambienti, come la scuola in primis, dove invece apporterebbe un gran sostegno come figura guida per i genitori. A tal proposito, afferma il nostro autore: “Le nostre scuole sono sostanzialmente le uniche in Europa a non avere questa figura e, anche nell’ambito della genitorialità, la sua presenza sarebbe molto valida”.

Sicuramente il pedagogista è un esperto nei processi educativi, un valido aiuto per i genitori e per le loro questioni più svariate, quindi nel trattare tematiche, situazioni e difficoltà concrete, soprattutto nella fascia tra 0-3 anni e nel periodo che va dai 3-6 anni:

  • Fascia 0-3 anni: si cerca di risolvere tematiche relative ai “capricci” in generale, alle difficoltà nella gestione delle routine, come quella della messa a letto (ritmo sonno/ veglia).
  • Fascia 3-6 anni: in questo periodo di crescita, sono le emozioni centrali nella vita di un bambino, la rabbia su tutte, quella spesso più complicata da attraversare e comprendere a fondo per un bimbo molto piccolo ma estremamente importante da saper gestire e accettare. A questa età, non dimentichiamo poi l’ingresso alla scuola dell’infanzia e poi il passaggio, di egual importanza, ma di diversa sostanza ed impegno cognitivo, alla scuola primaria, la prima elementare.

IL PEDAGOGISTA: UN VALIDO ALLEATO DEL PEDIATRA?

Come nelle scuole la figura del pedagogista sarebbe altamente utile e un sostanziale appoggio ai genitori e quindi anche un valido aiuto nell’ambito dell’insegnamento e in quello pediatrico, che si occupa di una fascia di età dalle mille sfaccettature, in genere 0-10 anni e che può proseguire fino alla preadolescenza-adolescenza (intorno ai 14).

Daniele Novara ci dice infatti che la figura del pediatra non può bastare: “Il pediatra non basta”. Il noto pedagogista è portatore di un’idea ben precisa e specifica: suggerisce come gratuita e disponibile, insieme al pediatra di famiglia, anche la consulenza del pedagogista, di un professionista dell’educazione che possa seguire e consigliare i genitori, attraverso informazioni competenti e fondate.

Se con l’aiuto del pediatra i genitori possono risolvere problematiche di salute del bambino, affiancando un consulente educativo, certamente le famiglie riuscirebbero a superare con molto più agio i vari ostacoli e stalli durante la crescita del proprio figlio. I genitori non nascono con il “mestiere tra le dita”, anzi, si ritrovano molto spesso, al giorno d’oggi in particolare, immersi nel caos, sovrastati da dubbi e confusione; la possibilità di creare un canale educativo che fornisca un valido sostegno gli darebbe modo di poter intraprendere il nuovo percorso con più tranquillità, serenità e anche con più semplicità.

Novara, nel suo altro interessante testo “Non è colpa dei bambini. Perché la scuola sta rinunciando a educare i nostri figli e come dobbiamo rimediare. Subito“, ci parla di un suo “piccolo sogno” che realtà potrebbe diventare, forse anche un ideale: un “kit educativo” per la crescita dei bambini, da consegnare alle mamme all’uscita dall’ospedale dopo il parto. Di certo non una soluzione a tutto, ma delle indicazioni base e nozioni fondamentali, una piccola fonte di sicurezza, che conduca per mano i neogenitori, aiutandoli a fronteggiare incertezze e difficoltà.

PEDAGOGISTA E ALTRE FIGURE COMPLEMENTARI

Il pedagogista ha l’obiettivo di portare in luce quelle che sono le risorse appartenenti ad ogni genitore e di riuscire a far sì che possano essere messe a disposizione per l’educazione del proprio figlio. Utilizza l’applicazione concreta attraverso delle conoscenze teoriche: costruisce modelli educativi elaborando un piano significativo e differente per ogni famiglia, in base all’esigenze del genitore e a che tipo di relazione familiare con il proprio figlio/i si sta costruendo. Non corregge il genitore, piuttosto lo conduce in un percorso di consapevolezza e confronto costruttivo, per trovare punti forti e punti deboli, per cercare cambiamenti e provare a migliorarsi per il bene di tutta la famiglia.

Comprendere la relazione familiare è prioritario, naturalmente con tatto e la dovuta attenzione, dunque, la consulenza porta dei benefici quando si instaura una solida fiducia tra i genitori e il pedagogista; quando i genitori comprendono che dal consulente possono trarre il meglio per il loro benessere e quello del bimbo, a quel punto sarà più semplice seguire ciò che verrà consigliato.

Il pedagogista non è un medico specialista, né uno psicologo ma non è neanche in opposizione ad essi, anzi, insieme ad altre figure professionali, crea un gruppo e una collaborazione che li rende complementari ed interconnessi: il pediatra, il neuropsichiatra infantile e lo psicologo aiutano a chiarire il quadro complessivo, laddove la consulenza educativa non sia sufficiente oppure, laddove non si rilevi una problematica relativa all’ambito educativo, si andranno a sostituire alla figura del pedagogista.