Se per noi adulti le emozioni sono spesso difficili da gestire e capire, figuriamoci per un bimbo tra i due e sei anni circa, tutto è indecifrabile e sconosciuto. Al bambino, quindi, occorrono delle idee, delle strategie per gestire tutto ciò che prova nel suo mondo interiore e ha bisogno di ordinare e distinguere ogni …
La teoria dello sviluppo socio-cognitivo di Lev Vygotsky sostiene che la società ricopre un ruolo centrale nella crescita del bambino.
L’asilo nido, noto in Italia anche con il nome di “nido d’infanzia”, è una struttura educativa e di carattere assistenziale dedicata ai bambini di età compresa fra i tre mesi e i tre anni, ovvero il periodo che precede l’ingresso alla scuola dell’infanzia.
Spesso, quando si parla di ambienti educativi e ricreativi per l’infanzia, si fa confusione tra asili nido, ludoteche e baby parking.
Dipingere è un’attività divertente e molto stimolante che può essere svolta già intorno ai 12 mesi di vita. Mentre pennelli e matitoni saranno più facili da maneggiare dopo i due anni, in età di asilo nido possiamo usare i colori a dita e invitare il bambino a usare mani e piedi (ma talvolta anche i capelli!) per produrre le sue opere d’arte.
Per tante famiglie i mesi estivi sono decisivi per la difficle scelta dell’asilo nido in cui iscrivere i bambini.
Infatti, valutata come soluzione migliore, l’iscrizione in un servizio per l’infanzia, piuttosto che una babysitter o i nonni, il passo successivo è quello di scegliere a chi affidare il proprio figlio.
Il presente articolo ha l’obiettivo di aiutare i genitori in questa difficile scelta; di seguito alcuni consigli:
Una delle prime attività che possiamo proporre ai bambini già da quando sono capaci di restare seduti da soli senza l’aiuto delle mani è il cestino dei tesori: un’invenzione della Psicopedagogista E. Goldschmied poi ripresa da Maria Montessori nelle proprie attività pensate per i bambini.
Sensibilizzare fin da piccoli i bambini alla lettura è molto importante per favorire lo sviluppo globale del bambino.
Il bambino piccolo, fino a circa 18 mesi, considera il lbro come un giocattolo e lo utilizza come un qualunque altro giocattolo: è l’età in cui il bambino esplora in maniera pressoché identica qualsiasi oggetto che riesce ad afferrare, usando principalmente la vista, il tatto e l’oralità.
E’ importante che il bambino possa giocare in completa sicurezza, dunque i libri proposti sia a casa sia nei servizi per l’infanzia devono avere caratteristiche idonee.
potrebbe sembrare strano, ma è proprio così, già dai primi mesi di vita possiamo interagire con un bambino con un libriccino in mano, leggerlo con lui. Si tratterà magari di un libro morbido o sensoriale, ricco di immagini, maneggevole e adatto ad essere manipolato anche dalle manine del bambino.
Il libro consente di iniziare a sensibilizzare il bambino piccolo alla narrazione, al racconto, che sarà all’inizio caratterizzato da frasi brevi, in rima, filastrocche.
Tra pochi mesi inizierà un nuovo anno scolastico e con questo riapriranno le porte anche gli asili nido: tanti bambini lasceranno per la prima volta la propria casa rassicurante, la propria mamma, per vivere qualche ora al giorno in un ambiente nuovo, con figure estranee e tanti altri bambini.
E’ una situazione completamente nuova, sia per i genitori che per i bambini ed è normale che ci sia qualche resistenza al cambiamento, i dubbi sulla bontà della scelta, le paure per il benessere del proprio figlio e tutta l’ansia che accompagna la separazione.
L’inserimento non è vissuto solo dai bambini, ma anche dai genitori, e in particolare dal genitore che accompagna personalmente il bambino al nido, di solito la mamma.