IL VALORE DEL DISEGNO 👩‍🎨>>> SCOPRI LE PROMO

Pescara, Piazza Duca d'Aosta 28
+390852405332
info@igeacps.it

Le tappe dello sviluppo cognitivo: la teoria di Piaget

sviluppo cognitivo

Le tappe dello sviluppo cognitivo: la teoria di Piaget

La teoria di Piaget

La teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo dei bambini, elaborata dallo psicologo svizzero nella prima metà del Novecento, suggerisce che l’essere umano attraversi quattro diversi stadi di crescita durante i primi anni di vita:

  • fase sensomotoria: dalla nascita ai 2 anni
  • fase preoperatoria: dai 2 ai 7 anni
  • fase operativa concreta: dai 7 agli 11 anni
  • fase operativa formale: dai 12 anni in su

Secondo la teoria di Piaget, queste fasi dello sviluppo sono fondamentali, in quanto dimostrano come i bambini non siano dei meri “oggetti” della formazione impartita da genitori ed educatori, ma ricoprano un ruolo attivo nel processo di apprendimento. In questo senso, si può dire che i bambini agiscano in modo molto simile a piccoli scienziati: conducono esperimenti, fanno osservazioni, si pongono domande e iniziano, un po’ alla volta, a comprendere come funziona il mondo.

Infatti, Piaget sottolinea come, attraverso l’interazione con il mondo circostante, i bambini siano in grado di elaborare continuamente nuove conoscenze, aggiungendole a quelle esistenti e adattando le proprie idee pregresse per accogliere e integrare le nuove informazioni.

Le tappe dello sviluppo cognitivo: la fase sensomotoria

Durante il primo stadio, neonati e bambini acquisiscono conoscenza attraverso le esperienze sensoriali e la manipolazione degli oggetti. Si tratta di una fase in cui i bambini crescono e acquisiscono nuove conoscenze molto rapidamente: imparano a gattonare e camminare, a interagire con gli oggetti e iniziano ad afferrare le basi del linguaggio parlato in casa.

Inoltre, attorno al compimento di questa prima fase, i bambini sviluppano la permanenza dell’oggetto (o costanza dell’oggetto). Comprendono, cioè, che gli oggetti continuano ad esistere anche quando non possono essere visti. In questo modo, imparano che gli oggetti sono entità separate dal sé, che esistono anche al di fuori della propria percezione individuale, e iniziano ad associare agli oggetti nomi e parole (funzione simbolica).

Le tappe dello sviluppo cognitivo: la fase pre-operatoria

Nella fase pre-operatoria, i bambini sviluppano e affinano la propria capacità di pensare in modo simbolico, iniziando a usare parole e immagini per rappresentare oggetti. Tuttavia, i bambini che si trovano in questo stadio tendono ad essere molto egocentrici, in quanto fanno ancora fatica a immedesimarsi negli altri e vedere le cose dal loro punto di vista.

Uno dei principali tratti distintivi dello stadio pre-operatorio (o pre-operativo) è lo sviluppo del linguaggio: i bambini iniziano a formulare frasi sintatticamente corrette, commettono meno errori e, via via, iniziano a padroneggiare la lingua madre. Inoltre, i bambini diventano più abili nel giocare a “fare finta”, sebbene si rivolgano ancora in modo molto concreto al mondo che li circonda.

La tappe dello sviluppo cognitivo: la fase operativa concreta

Durante questa fase, i bambini iniziano a formulare pensieri logici legati a eventi concreti: sebbene il ragionamento risulti ancora molto letterale, diventano sempre più abili nell’usare la logica induttiva per trarre principi generali da informazioni ed esperienza specifiche. 

Allo stesso tempo, i bambini diventano meno egocentrici e cominciano a pensare a quello che le altre persone potrebbero pensare e sentire: nella fase operativa concreta, iniziano a comprendere che ciascuno ha i propri pensieri e sentimenti e non è detto che gli altri li condividano.

La tappe dello sviluppo cognitivo: la fase operativa formale

La fase operativa formale rappresenta l’ultimo stadio dello sviluppo cognitivo e coincide, solitamente, con la pubertà e l’inizio dell’adolescenza. 

In questa fase, l’adolescente inizia a pensare in modo astratto, ragiona su problemi ipotetici e si pone questioni morali, filosofiche, etiche, sociali e politiche. Iniziare a utilizzare la logica deduttiva o il ragionamento per ottenere un’informazione specifica da un principio generale.

Lo stadio finale della teoria di Piaget consiste in un aumento delle capacità logiche, di astrazione e di problem solving: le persone diventano capaci di vedere molteplici potenziali soluzioni ai problemi e si confrontano con il mondo circostante in modo più scientifico.

Per approfondire

All’interno della nostra offerta formativa, sono disponibili alcuni corsi online per approfondire le tappe dello sviluppo cognitivo infantile e le possibili strategie di valutazione, intervento e potenziamento da attuare in età evolutiva.

Il corso Lo sviluppo linguistico nella prima infanzia, tenuto dalla docente Gabriella Mazzardo, Dott.ssa in Psicologia, affronta nello specifico le tappe dello sviluppo del linguaggio, a partire dalla discriminazione dei suoni fino alla formazione delle frasi in strutture simil adulte per comprendere come avviene il processo nei diversi momenti della vita del bambino. Per brevità e semplicità di trattazione, il corso si concentra prevalentemente sulla parte articolatoria e produttiva, presentando i principali precursori e i principali disturbi associati al linguaggio.

Il corso online L’importanza della musica nello sviluppo del bambino nella prima infanzia, tenuto dalla Dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche Isabel Nardicchia,  presenta nel dettaglio i benefici dell’educazione musicale per lo sviluppo cognitivo, linguistico e le capacità cinestetiche. Il corso è rivolto a chiunque si trovi quotidianamente in contatto con bambini in età infantile e voglia approfondire le connessioni tra musica e sviluppo per mettere in pratica attività di gioco che possano stimolare le capacità del bambino.

Il corso online Giochi sonori nella prima infanzia, tenuto dalla Psicologa e Musicoterapeuta Ortensia Posa, approfondisce il tema della musicoterapia infantile e di tutte le attività espressive ad essa connesse. Inoltre, il corso mira a far apprendere in che modo la musica possa incentivare la relazione genitore-bambino o educatore-bambino dal punto di vista linguistico e psicomotorio.