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L’insonnia nei bambini: alcuni consigli pratici contro i disturbi del sonno

L'insonnia nei bambini: alcuni consigli pratici

L’insonnia nei bambini: alcuni consigli pratici contro i disturbi del sonno

Secondi i dati più recenti sembra che l’insonnia nei bambini riguardi il 25% fino ai due anni di vita e scenda al 15% dai tre anni in poi. Per i più grandicelli – dai sei anni in su, compresi adolescenti – la percentuale si aggira intorno al 10-12. Questi risultati non sono certo incoraggianti e dimostrano che c’è stato un aumento dei disturbi del sonno, rispetto agli ultimi venticinque anni.

Le indagini sulle cause sono davvero molteplici, dalle cliniche alle psicologiche, passando per il contesto ambientale. Tutte sono però sono concordi nel suggerire di non ricorrere subito alla medicalizzazione e osservare caso per caso, focalizzandosi su quello di cui il bambino o il ragazzo ha davvero bisogno.

Le cause dell’insonnia nei bambini

Secondo alcuni il problema è legato ai ritmi serrati della nostra società, infatti, i bambini che nascono in Occidente dormono in media due ore in meno rispetto ai coetanei all’altro capo del mondo. Naturalmente siamo circondati dalla tecnologia e la usiamo a sproposito ma l’aumento delle luci artificiali e l’inquinamento acustico delle nostre città fanno la loro parte.

Altri fanno osservare che fra le cause ci sono alcune scelte educative sbagliate, come quella di far dormire i bambini da soli, nella propria cameretta, fin dal terzo mese di vita. Quindi lasciarli piangere – a volte anche troppo – perché si abituino ad auto-consolarsi.
Secondo alcuni pediatri questo comportamento potrebbe seriamente compromettere la serenità e la salute di genitori e bambini. Oltre che trasformare il momento della nanna in una vera e propria tortura.
Ogni bambino ha i suoi tempi di distacco dalla madre, che sono quelli dello sviluppo naturale (dopo i primi 8/10 mesi di vita).

Cause di tutt’altro altro genere sono invece le condizioni mediche come ad esempio le apnee, il reflusso esofageo, difficoltà respiratorie anche dovute ad allergie. Infine ci sono le cause ambientali: una stanza da letto troppo fredda o troppo calda, rumori fastidiosi, un‘alimentazione troppo pesante, ecc.

Spesso però sono diversi i fattori che concorrono ad interferire con il riposo notturno di adulti e piccini, inficiando il rendimento lavorativo o scolastico e la stessa salute.


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Le conseguenze dell’insonnia nei bambini

Il dottor Oliviero Bruni, neuropsichiatra infantile ed esperto dell’insonnia nei bambini, sottolinea alcuni dei disturbi misconosciuti che invece sono attribuibili all’alterazione del sonno:

  • Rendimento scolastico ridotto e problemi di apprendimento;
  • Ridotta memoria di lavoro, scarso controllo degli impulsi e disregolazione del comportamento;
  • Obesità, disturbi legati al metabolismo, predisposizione al diabete;
  • Rischio maggiore di sviluppare ADHD, disturbo oppositivo-provocatorio e disturbi depressivi;
  • Per gli adolescenti abuso di alcool, cannabis e altre droghe, depressione, intenzioni suicidarie.

C’è inoltre da considerare che l’insonnia del bambino colpisce anche i genitori, portando un notevole stress familiare e ripercussioni sulla salute di tutti i componenti.

Consigli pratici per il sonno di bambini e genitori

  • Stabilire degli orari per la nanna e mantenerli. La routine in questi casi è molto importante e le buone abitudini vanno consolidate nel tempo;
  • Prevedere una fase di rilassamento di almeno 30 minuti, durante il quale sono banditi gli strumenti elettronici: Tv, smartphone, tablet, ecc. La luce di questi dispositivi, infatti, riduce la produzione di melatonina che favorisce il sonno;
  • Rendere l’ambiente accogliente e silenzioso, utilizzando luci soffuse e magari raccontando una favola a bassa voce;
  • Evitare il riposino pomeridiano e preferire una regolare attività fisica, che ci porti a passare del tempo fuori casa;
  • Seguire un’alimentazione equilibrata. Per cena favorire cibi contenenti fibre e triptofano che è un anticipatore della melatonina, come carni bianche, pesce azzurro, verdure verdi, legumi e cereali;
  • Dormire sempre nello stesso ambiente. Evitare la fase di passaggio fra divano, lettone dei genitori e poi lettino, che rompe la ritualità del sonno e favorisce i pianti e i risvegli notturni.