L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E FAMIGLIA
L’importanza della comunicazione tra scuola e famiglia
La comunicazione tra scuola e famiglia è molto importante, fin dalle prime esperienze dei bambini nei contesti educativi, come nidi per l’infanzia, ludoteche, centri giochi.
Le educatrici e le assistenti di infanzia sono impegnate ogni anno con un nuovo progetto educativo che coinvolgerà i bambini di cui si prenderanno cura, ogni anno con una tematica di base diversa, con attività diverse, ma ciò che non dovrà mai mancare è la predisposizione alla collaborazione con le famiglie, che nasce e si costruisce giorno dopo giorno, fin dal primo colloquio di conoscenza reciproca, grazie alla comunicazione, al dialogo.
La comunicazione quotidiana e gli scambi programmati
Possiamo distinguere la comunicazione con le famiglie tra quella continua, quotidiana, di scambio di informazioni tra casa e “scuola” e momenti di scambio programmati e strutturati.
Si potrà lavorare bene con il bambino soltanto se accogliendo lui e il genitore accompoagnatore possiamo fermarci a scambiare qualche parola, sulla sera precedente, la notte passata e il risveglio; infatti conoscere lo stato d’animo del bambino ci permette di stabilire subito un contatto emotivo efficace con il bambino e il genitore, che potrà lasciare il figlio in piena tranquillità.
Allo stesso modo, al momento del rientro a casa, sarà bene raccontare al genitore, anche insieme al bambino, com’è andata la giornata, le attività svolte e se qualcosa è andato storto, se c’è stato qualche problemino con i compagni oppure durante i pasti o il pisolino pomeridiano.
Tutto questo facilità la continuità nella gestione delle dinamiche relazionali con i bambini e promuove la fiducia nel servizio da parte delle famiglie.
Molto importanti sono anche i momenti dedicati esclusivamente all’incontro con i genitori, questi possono essere di gruppo oppure individuali:
– gli incontri in gruppo sono di solito finalizzati a far conoscere ai genitori il progetto educativo, le attività, gli obiettivi, il calendario didattico, gli operatori impegnati quotidianamente con i bambini, eventuali progetti in cui c’è l’idea di un loro coinvolgimento diretto. Gli incontri sono solitamente programmati ad inizio anno scolastico, intorno alla metà dell’anno per una verifica sull’andamento del lavoro sia dal punto di vista degli operatori, sia dal punto di vista delle famiglie, e a fine anno scolastico. Sarà poi utile proporre una riunione con i genitori nel caso di eventi non in programma, che potrebbero turbare l’equilibrio della quotidianità dei bambini, come ad esempio, l’alternarsi delle figure che si prendono cura dei bambini, per una maternità o una malattia oppure valutare la proposta di nuove attività.
– i colloqui individuali sono dedicati a ciascun bambino: sarà importante condividere con i genitori i progressi del figlio e gli aspetti critici su cui lavorare insieme; i colloqui saranno anch’essi programmati.
Ad esempio all’inizio dell’anno sarà fondamentale un colloquio dedicato ad ogni famiglia, per conoscere al meglio il bambino, le sue abitudini, i giochi preferiti, i gusti alimentari e tutto quello che i genitori ritengono importante farci sapere perchè possiamo prenderci cura dei loro figli nel migliore dei modi; in questo primo colloquio sarà bene consegnre anche una scheda da compilare con le informazioni più importanti.
Non dovrà infine mai mancare la possibilità per i genitori per richiedere un momento di attenzione dedicato ogni qualvolta se ne riscontri la necessità; infatti, soltanto instaurando un rapporto di piena fiducia attraverso la comunicazione continua, si potrà lavorare in piena serenità con i bambini e crescere bambini sereni ed emotivamente sani.
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