Accompagnare il bambino nel primo anno di vita
Il primo anno di vita è un anno di crescita, esplorazione e scoperta non solo per il bambino ma anche per i suoi genitori: i primi sorrisi, le prime pappe, i primi passi, le prime parole… Accompagnare il bambino in queste esperienze è fondamentale per garantire uno sviluppo armonico delle sue abilità e per individuare prontamente eventuali “campanelli d’allarme” di situazioni di disagio.
L’alimentazione del bambino nel primo anno di vita
Così come per gli adulti, anche per i bambini l’alimentazione rappresenta un aspetto centrale per la crescita e per il benessere psicofisico. Il giusto apporto di nutrienti è fondamentale per lo sviluppo delle ossa, dei muscoli, degli organi interni, ma non solo: attraverso il rapporto con il cibo il neonato impara a conoscere i suoi bisogni, i suoi ritmi e, allo stesso tempo, stringe un legame profondo con il genitore.
Per tutto il primo anno di vita, i piccoli hanno bisogno del latte materno come fonte di alimentazione principale o, qualora l’allattamento al seno non fosse possibile per ragioni di salute, del latte artificiale.
Per questo motivo, è importante che la madre mantenga una dieta bilanciata e nutriente, così da fornire al piccolo tutte le sostanze di cui ha bisogno. In particolare, se si segue una dieta vegetariana o vegana, è opportuno prestare molta attenzione ad assumere quantità sufficienti di proteine, di ferro e di calcio, in modo da assicurare al neonato il giusto apporto di nutrienti.
Attorno ai sei mesi, la maggior parte dei bambini inizia a mostrare interesse per gli alimenti solidi che mangiano i genitori o i fratelli più grandi. A partire da questa età, è opportuno iniziare lo svezzamento, integrando la dieta del piccolo con alimenti complementari in modo graduale, senza forzarlo, e mantenendo, comunque, il latte materno come fonte primaria ancora per qualche mese.
Tra i 6 e gli 8 mesi, si possono offrire alimenti complementari al bambino 2-3 volte al giorno, a partire dai 9 mesi gli alimenti complementari si possono aumentare a 3-4 volte al giorno e arrivati ai 12 mesi è possibile aggiungere, se il bambino lo chiede, una o due merende al giorno.
Lo sviluppo senso-motorio nel primo anno di vita
Dal punto di vista senso-motorio, il bambino attraversa diverse fasi nel corso del suo primo anno di vita, iniziando a scoprire ed esplorare il mondo intorno a sé, dapprima attraverso la vista e poi attraverso la bocca, le mani e la deambulazione.
- 0-3 mesi: il bambino impara gradualmente a controllare la testa, inizia a sorridere, porta le mani alla bocca, sviluppa la visione periferica ed è in grado di fissare e seguire il viso dei famigliari.
- 3-5 mesi: il bambino è capace di sollevare bene la testa e girarla di lato, sorride spontaneamente, afferra gli oggetti e li porta alla bocca, sviluppa anche la visione centrale e segue gli oggetti in movimento, tenta di girarsi su un fianco quando è a pancia in giù, e inizia a mettere in relazione gli stimoli esterni (visivi, uditivi, tattili ecc.) tra loro e con le sensazioni che ne derivano.
- 5-7 mesi: il bambino sta seduto, riesce a mettersi su un fianco e rotolare, afferra bene gli oggetti, riconosce i volti famigliari e distingue gli estranei, ama giocare con gli altri e guardarsi allo specchio.
- 8-10 mesi: il bambino è in grado di rotolare, strisciare, gattonare e mettersi seduto da solo, inizia a tenersi in piedi, appoggiandosi a mobili e superfici, è in grado di spostare gli oggetti da una mano all’altra e di afferrarli anche solo con due dita, imita i gesti dei genitori (es: il gesto del “ciao –ciao” con la manina).
- 11-15 mesi: intorno al primo anno di età, il bambino impara a mettersi in piedi da solo, a muoversi lateralmente e, via via, a camminare in modo sempre più autonomo, sviluppa una maggiore coordinazione, indica con il dito, inizia ad usare il cucchiaio da solo e utilizza gli oggetti in modo corretto.
Lo sviluppo del linguaggio nel primo anno di vita
La capacità di linguaggio si sviluppa nel bambino di pari passo alla sua capacità senso-motoria, anche grazie alla sempre maggiore padronanza dei muscoli facciali e del movimento della bocca.
- 1 mese: il bambino è in grado di distinguere le voci che provengono da persone diverse, reagisce ai suoni spostando lo sguardo nella direzione da cui proviene, interagisce con il genitore attraverso il pianto;
- 2-4 mesi: il bambino muove meglio la bocca, reagisce alla voce del genitore, inizia ad orientare la testa verso il punto da cui proviene il suono e inizia ad emettere a sua volta dei piccoli versi per comunicare;
- 4 mesi: il bambino inizia distinguere i fonemi della propria lingua madre, sorride alle persone che conosce, inizia a vocalizzare e si diverte ad ascoltare la propria voce;
- 6 mesi: il bambino identifica sempre meglio i suoni della lingua e inizia la lallazione;
- 9-12 mesi: il bambino arricchisce la lallazione, inizia a comunicare intenzionalmente anche attraverso l’uso dei gesti, compaiono le primissime parole.
Per approfondire
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