Assieme alla già nota e conosciuta terapeuta della famiglia, scrittrice, nonché giornalista, Nessia Laniado, cerchiamo di analizzare quella fase della crescita, quel momento specifico, all’incirca tra i 18 mesi e i due anni, in cui il bambino ha superato pienamente la fase dello svezzamento e, approcciando ad una masticazione sempre più definita e autonoma, incontra …
Dopo i primissimi mesi di vita, i genitori iniziano a programmare – e spesso con ingiustificate ansie – lo “svezzamento”: questa parola, per la verità sempre meno amata perché prefigura l’idea del seno della mamma o del biberon come un “vizio” da eliminare, indica l’introduzione di cibi complementari al latte (materno o artificiale che sia) che rimarrà comunque l’alimento prevalente per il primo anno di vita del bambino.
Abbiamo superato lo svezzamento e il ritorno al lavoro, siamo sopravvissute all’inserimento all’asilo (o al nido), abbiamo iniziato a costruire un minino equilibrio organizzativo ma quando andiamo a riprendere il bambino e l’assistente di infanzia ci dice che “oggi il piccolo non ha voluto la pappa…”, qualcosa dentro di noi inizia a scricchiolare.