Veramente “Chi dorme non piglia pesci”, come insegna un vecchio detto? Oppure, durante il sonno si ritrovano le forze fisiche e mentali per affrontare gli impegni dopo il risveglio? Teorie ce ne sono tante e si dividono tra quelle che credono che il sonno sia un’attività passiva, e altre che invece lo considerano come un’attività …
Più che la mancanza di tempo libero, la difficoltà di riuscire a farsi una doccia, la fatica di prendere un caffè con gli amici, i neogenitori lamentano la mancanza di sonno. Si moltiplicano le leggende metropolitane di neonati capaci di restare svegli per giorni e giorni, di genitori costretti a vagare in automobile di notte per far addormentare il bambino e di piccoli tiranni in grado di torturare mamme e papà con i loro occhietti spalancati alle tre del mattino.
Il neonato ha bisogno di tempo per potersi adattare alla vita fuori dal caldo abbraccio del pancione della mamma; i suoi ritmi sono profondamente diversi da quelli di un adulto e anche molto mutevoli. Soprattutto per quanto riguarda il sonno.
Molto spesso le nostre aspettative rispetto al sonno del bambino sono falsate da una scarsa conoscenza di questa diversità di ritmi. Il neonato dorme poco e spesso, e impiegherà diversi mesi per “imparare” a dormire tutta la notte.