I BAMBINI E LE PIANTE: UN RAPPORTO D’AMORE
Françoise Dolto (1908-1988), specialista in psicoanalisi infantile ma anche nota scrittrice e autrice di molti saggi e manuali, nel suo testo I problemi dei bambini, dedica una parte al rapporto tra il bambino e mondo vegetale. Come afferma l’autrice, sin da piccolissimo, instaura con le piante un rapporto assolutamente inspiegabile. Se si pensa ad un bimbo che ancora non vede, di circa tre mesi quindi, gioire e sorridere davanti ad una semplice foglia prova una sensazione di benessere e percepisce emotivamente quanto quella pianta sta trasmettendo e creando intorno a lui/lei. Avviene uno scambio che non ha nulla di logico o razionale, non ha spiegazioni ma fa capire la connessione magnetica, quasi magica che esiste, sin da subito, tra i bambini e il mondo dei vegetali.
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Verso i 18 mesi circa, dice F. Dolto, ormai la vista è ben presente e ansiosa di scoprire il più possibile, quanto di più magnifico c’è da osservare. Il bambino, quindi, è attirato dai colori, ancor di più dalle piante e dai fiori variopinti. È attratto e vuole un contatto con la natura, che cerca più di un giocattolo. Con il sostegno dei suoi primi passetti, vuole avvicinarsi e cogliere quanto di più colorato c’è; toccare e osservare attentamente sono le attività preferite all’aria aperta, ma anche se in casa si tengono piante d’appartamento. Il bambino ha voglia di scoprire e curiosare tra i petali, li tocca e capita anche di vederlo “assaggiare” foglie e petali, perché dalla bocca passa la sua modalità di conoscere e capire. Se il piacere di osservare piante, fiori e foglie è una attività estremamente interessante, anche voler trovare qualche piccolo insetto, magari una piccola ape intenta a raccogliere il nettare, incanta, coinvolge e cattura il bambino.
UN LIBRO CHE MANTIENE VIVO L’INTERESSE DEI BAMBINI PER LE PIANTE
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Un libro Meravigliosa evoluzione. Il viaggio della vita che mantiene ciò che, appena dopo pochi mesi dalla nascita, emerge istintivo, quella particolare attrazione, quel vivo e appassionato interesse per tutta la natura e le piante, per il mondo vegetale e per chi lo abita. Può essere letto dagli otto anni in su; in una fase di vita, della crescita e dello sviluppo in cui si è nel vivo della scoperta più razionale, delle domande più specifiche e delle curiosità più stravaganti.
La scuola è al centro della vita del bambino, che oramai frequenta la primaria, comincia quindi a studiare la scienza in tutti i suoi aspetti più affascinanti e misteriosi e la sua sete di sapere aumenta sempre di più. Questo libro si presta bene a rispondere a molti quesiti che i bambini più grandi si pongono su quanto di più vario e straordinario li circonda.
L’autrice e la consulente, a cui si deve questo testo per ragazzi, sono figure competenti e professionali, con loro anche una esperta illustratrice:
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- Anna Claybourne, un’autrice inglese che scrive libri per bambini e ragazzi; il suo spirito creativo e la sua passione le hanno fatto meritare apprezzamenti e moltissimi riconoscimenti.
- La consulente è la paleoantropologa Isabelle De Groote, da sempre interessata e appassionata alle origini e all’evoluzione umana, all’ambiente in tutti i suoi aspetti; una attenta studiosa e ricercatrice.
- L’illustratrice del libro è Wesley Robins, laureata in illustrazione e diventata poi illustratrice freelance, con una predilezione per i disegni di carattere storico e educativo.
L’EVOLUZIONE DELLA VITA E LA “COEVOLUZIONE”: PIANTE E ANIMALI CHE COLLABORANO
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Così, l’autrice del libro introduce al bambino la definizione di “evoluzione”:
L’evoluzione è un processo straordinario, in costante divenire. Questo libro spiega cos’è, come funziona e chi ne ha scoperto i segreti.
Un accenno per poter poi ampliare il concetto di evoluzione come processo di cambiamento negli anni, in un tempo lontanissimo ma anche futuro, su come era e come potrà essere il mondo, l’ambiente, la natura, gli animali e noi esseri umani.
Se i bimbi piccoli, abbiamo visto con le parole della Dolto, sono spinti da una curiosità istintiva e quasi irrazionale, vengono coinvolti dalle piante e da chi le abita, i bambini più grandi, dai sette anni in su, circa, sono certamente più consapevoli, presenti nelle loro scelte, e vogliono approfondire come tutto origina e funziona in termini scientifici, conoscere i “perché” attraverso delle spiegazioni chiare e dettagliate:
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- Nel capitolo n° 4, alcune pagine sono dedicate al mondo delle piante e degli impollinatori e il bambino può trovare tutte le risposte e comprendere al meglio la “coevoluzione”: cioè come alcune piante e animali, insetti per esempio, si aiutano a vicenda per poter sopravvivere.
- Nel paragrafo viene spiegato infatti come la sinergia tra fiori e insetti “impollinatori” è divenuta sempre più costante: se prima il polline si spostava solo con il vento, piano, piano anche gli insetti, le api su tutti, posandosi da un fior all’ altro, hanno cominciato a trasportalo, garantendo così l’aumento dei semi della pianta stessa, dunque la sua sopravvivenza. È così che le piante si sono evolute cambiando colori, forma e anche i profumi, con lo scopo di attrarre il più possibile le api, che sono gli “impollinatori” più importanti per garantire la loro rigenerazione.
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a cura di Roberta Favorito
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