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ASSISTENTE DI INFANZIA: COME LAVORARE CON I BAMBINI

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ASSISTENTE DI INFANZIA: COME LAVORARE CON I BAMBINI

ASSISTENTE DI INFANZIA: COME LAVORARE CON I BAMBINI

Attitudine personale e conoscenze specifiche per nuovi sbocchi professionali.

Pazienza, dedizione, attenzione e grandissimo impegno sono certamente requisiti imprescindibili per chi desidera lavorare con i bambini; ma bastano certe caratteristiche personali a fare di una passione una professione?
Ovviamente no.

Che si tratti di lavorare in una struttura (asilo, centro giochi, ludoteca, ecc.) o di lavorare a domicilio come baby sitter, è necessario tenere bene a mente che il referente finale è un genitore che deve delegare l’accudimento del proprio bambino e che quindi vorrà garanzie di competenza e capacità.
Se ci si sente quindi già personalmente orientati al mondo dell’infanzia e si desidera provare ad imboccare un percorso professionalizzante, sarà necessario affinare le proprie conoscenze teoriche e pratiche per diventare via via sempre più adeguati al proprio ruolo (e quindi più competitivi).
L’assistente all’infanzia deve possedere una serie di strumenti perrelazionarsi efficacemente con il bambino occupandosi del suo benessere, favorendo il suo percorso di crescita, consentendogli un rapporto sereno con gli altri bambini; deve inoltre costruire un dialogo aperto con i genitori,  non solo per consolidare la fiducia, ma anche per condividere la linea educativa, pur nel rispetto delle reciproche posizioni.

Le competenze

Le competenze richieste ad un assistenze d’infanzia sono le seguenti:

  • capacità di gestione della quotidianità del bambino in termini di accudimento (cambio di pannolino, preparazione o somministrazione dei pasti, gestione dei riposini, ecc.);
  • capacità di dedicarsi ad attività ludico/educative, creando e proponendo giochi che stimolino la creatività e la fantasia;
  • capacità di riconoscere e gestire condizioni di malessere (malanni di stagione, malattie tipiche della prima infanzia, ma anche l’eventuale disagio derivante dalla separazione dalla mamma);
  • capacità di resistenza allo stress e di immediata attivazione in caso di piccole emergenze;
  • capacità di costruire un dialogo trasparente e rassicurante con la famiglia.

La formazione dell’Assistente di Infanzia: come scegliere il corso più adeguato alle proprie necessità?

Lo sviluppo di tali competenze passa anche attraverso un adeguato percorso formativo; nella scelta di un corso di formazione, è necessario assicurarsi che il programma preveda un approccio multidisciplinare che contempli:

  • elementi di psicologia e pedagogia  con nozioni sullo sviluppo del bambino dal punto di vista cognitivo, emotivo, delle relazioni sociali, del linguaggio;
  • elementi di intelligenza emotiva e modalità di sviluppo della stessa;
  • accudimento: igiene, sicurezza, alimentazione, salute, con particolare attenzione alle tecniche di disostruzione pediatrica (sia a livello teorico che a livello pratico).

Un adeguato programma dovrebbe inoltre prevedere di dedicare la dovuta attenzione al progetto educativo, sia che l’operatore sia chiamato a svolgere la sua attività all’interno di un nido, sia che operi come baby sitter. Questo consente infatti di maturare una visione d’insieme più strutturata, di organizzare efficacemente la giornata del bambino e, in ultima analisi, anche di garantire alle famiglie un più elevato livello di professionalità.

Il tirocinio

E’ probabilmente l’aspetto più significativo del percorso di formazione: un corso di assistente all’infanzia deve necessariamente prevedere una fase di esperienza sul campo in strutture adeguate, con un monte ore di pratica che dovrebbe essere almeno il doppio del monte ore dedicato alla teoria. Prepararsi alla professione richiede infatti la possibilità di mettersi alla prova ben oltre l’aula: cambiare un pannolino, imboccare un bambino, consolarlo quando si separa da mamma e papà, imparare a gestire i momenti di euforia o accompagnarlo alla nanna, sono tutte abilità che si imparano lavorando, sotto la supervisione di operatori qualificati ad accompagnare lo stagista nel suo percorso di apprendimento, affinché ciò che è stato acquisito a livello teorico diventi a tutti gli effetti una competenza.

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