LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DEL BAMBINO
LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DEL BAMBINO
Imparare a parlare non significa soltanto imparare a riprodurre parole.
Lo sviluppo del linguaggio è infatti l’ultima tappa di un percorso molto articolato e complesso che prevede:
- ascolto: capacità di distinguere suoni e parole;
- competenze motorie e prassiche;
- sviluppo cognitivo e affettivo.
Molto importante è inoltre l’ambiente all’interno del quale tale percorso si compie: più l’ambiente sarà stimolante, maggiore sarà lo sviluppo del linguaggio.
Le fasi dello sviluppo
Il percorso di cui sopra attraversa le sue tappe fondamentali nei primi tre anni di vita. Durante questo periodo, infatti, si realizzano i cambiamenti più significativi, che possono essere così sintetizzati:
- 1 mese: il bambino distingue i suoni che provengono da persone diverse e dimostra interesse per i volti; reagisce ai suoni fermando la sua attività, sposta lo sguardo verso il punto da cui proviene il suono, piange e osserva chi ha davanti;
- 2-4 mesi: distingue le voci, sorride e muove meglio la bocca; inizia ad orientare la testa verso il punto da cui proviene il suono, reagisce alla voce di mamma e papà, emetti a sua volta dei piccoli versi;
- 4 mesi: inizia a distinguere i suoni della lingua, sorride alle persone che conosce, inizia a vocalizzare e prova piacere nell’ascoltarsi;
- 6 mesi: identifica sempre meglio i suoni della lingua, inizia la lallazione che può durare anche per più di venti minuti;
- 9-12 mesi: anche grazie alla masticazione maturano le sue capacità motorie, comincia a comunicare intenzionalmente anche attraverso la gestualità, arricchisce la lallazione, compaiono le primissime parole;
- 12-18 mesi: il linguaggio viene usato in modo sempre più intenzionale, il vocabolario si arricchisce (da 10 a 100 parole prevalentemente composte a due sillabe) e una sola parola viene utilizzata per comunicare significati più ampi;
- 18-20 mesi: il vocabolario si amplia, il bambino tenta di ripetere ciò che ascolta, comprende oltre 200 parole, inizia ad abbinare due parole;
- 20-24 mesi: in un arco di tempo molto breve arriva a produrre più di 100 parole, fa sequenze lunghe mantenendo la giusta intonazione, continua ad arricchire il suo vocabolario;
- 24-30 mesi: il vocabolario si arricchisce in modo esponenziale, il bambino produce farsi semplici ma ben articolate e chiede il nome delle cose;
- 30-36 mesi: i suoni vengono prodotti in modo quasi completo, le frasi si fanno sempre più lunghe e strutturate.
E’ bene comunque ricordare che le tappe sopra elencate possono subire significative variazioni da bambino a bambino, e che è possibile che due bambini della stessa età si trovino in momento anche molto diversi relativamente allo sviluppo del proprio linguaggio; tale divario, che può risultare più significativo nei primi due anni tende a diminuire sensibilmente successivamente, per cui a ridosso dei 3 anni, i bambini risultano essere complessivamente allineati; tra i 3 anni e mezzo e i 4 anni, il linguaggio si struttura in tutti i suoi aspetti.
Stimolare il linguaggio
Stimolare lo sviluppo del linguaggio è in realtà molto semplice:
- Invitare il bambino all’ascolto più che alla produzione di parole,
- Articolare bene i suoni;
- Fare riferimento a ciò che c’è intorno (“guarda, c’è un palloncino!”);
- Verbalizzare il più possibile ciò che si sta facendo o ciò che accadrà (“adesso ci vestiamo per andare al parco così potrai giocare sullo scivolo”);
- Leggere ad alta voce libri semplici con illustrazioni semplici che consentano al bambino stesso di “leggere” la storia;
Da evitare invece la richiesta di ripetere una parola fino all’esatta pronuncia della stessa, in quanto non serve in alcun modo a migliorare le competenze linguistiche e si corre il rischio di indispettire il bambino.
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