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Il bambino nella fascia 0-4 anni: il significato delle routine

Il bambino nella fascia 0-4 anni: il significato delle routine

Quando si sente la parola routine, spesso per l’adulto può essere sinonimo di noia, di una attività che viene svolta nel quotidiano, ogni giorno, nello stesso modo, quasi una ripetizione ridondante e fastidiosa, senza alcuno stimolo o novità.

Nel bambino, invece, nella fascia da 0-4 anni circa, è esattamente percepita all’opposto. Si parla sempre di uno schema stabile che ogni giorno si ripresenta, momenti ripetuti e ricorrenti, ma la routine, in questo caso, svolge un ruolo diverso: rappresenta infatti un insieme di comportamenti e strutturazioni atti ad influire, sia a livello personale che a livello emotivo, nella maniera più positiva possibile, sul processo di crescita e sullo sviluppo delle competenze del bambino.

Anche la nota e celebre pedagogista, Maria Montessori ha sottolineato l’importanza della costruzione delle routine, attraverso schemi fissi e comportamenti routinari, tempistiche ben definite durante tutta la giornata, dando importanza ed attenzione ad un periodo sensitivo particolare da cui tutto parte, nasce e si fonda: il “periodo sensitivo dell’ordine” riguardante i bambini nella fascia di età tra 0-4 anni.

“Il periodo sensitivo dell’ordine” di Maria Montessori

Nel suo volume “Il segreto dell’infanzia”, Maria MONTESSORI ci parla appunto del periodo sensitivo dell’ordine del bambino (0-4 anni), spiegando come sia uno dei periodi più sensibili e delicati, in cui il bambino è particolarmente attento e rivolto verso l’ordine dell’ambiente esterno. Un periodo in cui il bambino ha bisogno di essere sostenuto dall’adulto, compreso e accolto.

Per approfondire:

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Il bambino molto piccolo soffre nel disordine, spesso è agitato e questo caos intorno va a toccare la sua accentuata sensibilità, nonostante si possa pensare il contrario, immaginando il bambino disordinato per natura. L’ordine intorno a sé invece lo aiuta a creare un significato interiore davvero fondamentale, non riguarda solo un ordine fisico esterno ma soprattutto un ordine mentale interno, che a mano a mano diviene sempre più forte e costante. L’ordine e la coerenza accanto sé, nel vivere quotidiano, garantisce un senso di sicurezza e protezione. Non dimentichiamo che tutto ciò è anche legato al volgere degli esseri umani sempre verso un “principio di esattezza”.

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Un bambino di circa due anni potrebbe sorprenderci per il suo bisogno istintivo di ordine: se vede qualcosa fuori posto va e la rimette in ordine o magari nella giusta posizione, anche una sedia appoggiata male, non dritta ma storta può esserne un esempio, come anche una matita o un colore fuori dal portapenne o dall’astuccio. Ordinare per il bambino non è mero piacere esterno, come potrebbe essere per l’adulto, ma è un movimento esterno che favorisce un “movimento interno” ed interiore del bambino, un amore per l’ordine che lo aiuta a costruirsi attraverso le esperienze nell’ambiente che lo circonda. Si costruisce, a livello psichico, attraverso gli elementi che nell’ambiente riescono ad orientarlo nella maniera più lineare e precisa. 

Anche riordinare a scuola, mettere tutto dove è giusto che sia collocato, è un lavoro molto gradito, accettato, spontaneo molto spesso e accolto con gran piacere dal bambino, che lo rassicura e lo tranquillizza; tutto rientra, tutto si riposiziona sia all’esterno che dentro di sé, sicurezza e stabilità diventano ogni giorno contributi imprescindibili nella sua crescita psico-emotiva e caratteriale. Così, sarà anche più facile introdurre ed accettare, nella vita di ogni giorno, delle piccole e semplici regole e routine.

I vantaggi della costruzione di schemi stabili: dall’ordine alle routine quotidiane

Abbiamo visto come l’ordine, per il bambino, sia un bisogno istintivo e naturale in alcuni periodi della sua crescita, soprattutto nella fascia 0-4 anni; e come ciò lo porti ad acquisire un senso interno e un significato vivissimo, sia personale che emotivo. L’ordine lo aiuta ad orientarsi e costruire degli schemi ripetitivi, potenziando il suo processo di crescita.

Il periodo sensitivo dell’ordine, quindi, viene automaticamente a collocarsi come ponte per la costruzione delle routine quotidiane, anch’esse veicolo di sicurezza, garanzia di coerenza e prevedibilità, stabilità e protezione per il bambino in crescita. Ecco, qui di seguito, alcuni dei vantaggi delle routine quotidiane:

  • La ripetitività delle routine rende il bambino autonomo, libero di ripetere i propri schemi da solo, indipendentemente dal contesto in cui si trova, a casa o anche a scuola.
  • Apprendendo lo schema delle routine, il bambino si sente sicuro e rassicurato, ha dei punti di riferimento e sa le come muoversi ed agire.
  • Attraverso l’interiorizzazione delle routine, il bambino è rassicurato perché sa cosa potrà accadergli e sarà meno ansioso e preoccupato.
  • Il vantaggio di sapere e prevedere le proprie azioni rende il bambino anche attivo e partecipe da protagonista delle sue azioni, l’ambiente intorno diventa familiare e compreso senza incertezze.

La coltivazione delle routine, la ripetizione quotidiana permette un’altra importante acquisizione per il bambino, ovvero la possibilità di interiorizzare le regole e i limiti dei genitori; l’esempio pratico lo aiuta, fina dalla tenera età, a questo scopo, anche nella fase in cui non è ancora in grado di parlare. Il riproporsi delle routine, degli stessi gesti e degli schemi quotidiani lo portano quindi anche ad apprendere il rispetto e l’accettazione delle regole sia presenti che future.

 

di Roberta Favorito