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Campo estivo: un’esperienza educativa per il bambino

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Campo estivo: un’esperienza educativa per il bambino

Con la fine della scuola e l’inizio delle vacanze estive, arriva per i bambini il momento più atteso dell’anno, fatto di relax, divertimento e nuove esperienze; in molti casi, però, soprattutto se in famiglia lavorano entrambi i genitori e le ferie tardano ad arrivare, può risultare complicato garantire al piccolo l’attenzione e la compagnia che vorrebbe: una buona soluzione, educativa e divertente, è quella del campo estivo.

Come funziona il campo estivo

Il campo estivo è una struttura educativa e ricreativa in cui bambini di diverse età svolgono attività ludiche, creative e motorie sotto la guida e la supervisione di personale qualificato. Si tratta, quindi, di uno spazio a misura di bambino, dove i piccoli imparano a relazionarsi, giocano insieme, costruiscono legami di amicizia e, allo stesso tempo, sviluppano importanti competenze e capacità sia sociali che cognitive. 

Infatti, tra le attività proposte da un campo estivo non vi sono solo giochi, ma anche laboratori di disegno, di teatro, di musica, manipolazione e costruzione di oggetti, attività all’aperto, sport, percorsi naturalistici, e così via.

Un “summer camp” in stile americano può prevedere anche il pernottamento, mentre i centri estivi “all’italiana” tendono ad avere un funzionamento simile alla scuola a tempo pieno, con attività che possono coprire anche tutta la giornata ma, in ogni caso, da svolgere in orario diurno. Molte strutture sono dotate, comunque, di stanze con dei piccoli lettini per il riposo pomeridiano dei bambini più piccoli.

A differenza di quanto avviene in una ludoteca o un baby parking, le attività del campo estivo sono organizzate e programmate secondo un calendario preciso ed, quindi, possibile informarsi in anticipo su cosa potrà fare il bambino, di cosa avrà bisogno e, eventualmente, quali possono essere le possibili difficoltà.

I vantaggi del campo estivo

Frequentare un campo estivo è un’esperienza fortemente educativa per il bambino che, gradualmente, impara a “staccarsi” dalla propria famiglia e inizia ad adeguarsi a ritmi e attività diverse da quelle a cui è abituato a casa.

Innanzitutto, l’assenza dei genitori porta il piccolo a sviluppare una maggiore autonomia e uscire dalla propria “comfort zone” gli permette di acquisire una maggiore sicurezza in sé stesso e nelle proprie competenze, migliorando il suo senso di auto-efficacia. 

Allo stesso tempo, confrontarsi e vivere insieme con altri bambini ha un effetto positivo sulle sue capacità sociali e di comunicazione, favorisce la propensione al lavoro di squadra e migliora anche le sue capacità di gestione del conflitto, in quanto ogni discussione o divergenza dev’essere subito appianata per il bene del gruppo.

Inoltre, poiché i bambini sono spesso coinvolti direttamente nella gestione e nello svolgimento delle attività del campo (es: cucinare, pulire, riordinare ecc.), è anche un ottimo modo per promuovere il senso di responsabilità individuale e di gruppo, le capacità organizzative e di gestione del tempo.

Come scegliere il campo estivo

Come accennato in precedenza, i campi estivi non sono tutti uguali: alcuni possono ricordare un campeggio, altri una scuola, altri ancora una ludoteca più “strutturata”. Per scegliere la soluzione migliore, è sempre bene tenere presente i desideri, le attitudini e le esigenze del proprio bambino.

Se il bimbo è ancora piccolo o fa fatica ad ambientarsi in posti nuovi, la cosa migliore è optare per un centro estivo che preveda solo attività diurne, così da non richiedere al piccolo di allontanarsi troppo dalla propria zona di comfort. 

Se, invece, il bambino è più grandicello e ama fare esperienze nuove in autonomia, un campo estivo che prevede anche più giorni di permanenza fuori casa può rappresentare un momento di crescita molto stimolante.

Per i bambini che vivono in città, hanno uno stile di vita sedentario o hanno poche occasioni di stare a contatto con il verde, può essere utile scegliere un campo estivo che abbia uno spazio all’aria aperta e preveda attività sportive o legate alla natura (es: curare un piccolo orto, fare giardinaggio, ecc.).

Per approfondire

Il campo estivo è un luogo in cui l’elemento centrale utilizzato per favorire l’apprendimento è il gioco. L’importanza del gioco per la crescita del bambino è approfondito in un seminario gratuito online disponibile sulla nostra piattaforma, che illustra i molteplici significati e le molteplici finalità che il gioco ha per il bambino:

  • il divertimento
  • l’esplorazione del mondo, l’avventura e la scoperta di sé 
  • l’esercizio delle proprie capacità individuali (fisiche e mentali)
  • l’occasione di apprendimento
  • l’attività liberatoria di tensioni nervose, scarica di emozioni forti come paura, rabbia, ansia, gioia etc.
  • l’abbandono momentaneo della realtà per entrare in un mondo di fantasia.

Inoltre, l’esperienza del campo estivo è, per molti bambini, la prima esperienza di “vacanza” lontano da mamma e papà e rappresenta, quindi, un momento fortemente significativo per i più piccoli, che iniziano a sviluppare la propria indipendenza. Può capitare, tuttavia, che questo distacco provochi nel bambino una sensazione di disagio e malessere simile a quella che si ha durante l’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia. Il seminario gratuito Il distacco dalla mamma e il legame di attaccamento approfondisce proprio questo tema, fornendo chiarimenti e consigli su come “leggere” correttamente il comportamento del bambino e rispondere di conseguenza.