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“Stanislao e il Sonaglio”: perché leggere questa favola ai bambini

“Stanislao e il Sonaglio”: perché leggere questa favola ai bambini

Le storie fantastiche, le favole e i tanti racconti sono dei meravigliosi scrigni pieni di emozioni, sentimenti e avventure favolose con cui far entrare in contatto i più piccini, dai più piccoli fino ai bambini più grandi, per le loro straordinarie capacità di carpire e spiegare anche le più complicate ed intricate emozioni; farle diventare semplici e leggibili anche quando ancora manca la parola, creando in tutti i bambini un senso di serenità e sicurezza sia fuori che dentro sé.  

Le fiabe rendono i bambini capaci di comprendere il proprio mondo interiore, riuscendo poi, crescendo, a verbalizzare quello che si sente senza alcuna paura.

Attraverso le storie fantastiche, i bambini si immedesimano e le loro ansie vengono interpretate e rispecchiate dai protagonisti dei racconti, che li aiutano a sentirsi meno soli, a superare le difficoltà ma soprattutto a sentirsi compresi e rassicurati.

Una particolarissima fra queste è la storia scritta e illustrata dell’autrice Maria Barbero, tradotta da Barbara Ponti: “STANISLAO E IL SONAGLIO”; edizioni Nord -Sud, anno 2002, stampata originariamente in Germania. Scheda libro Stanislao e il sonaglio (labassanese.com)

 Il coraggio di Stanislao e il sonaglio

La storia parla di un topolino di nome Stanislao con una grossa macchia nera intorno all’occhio: “Un giorno Stanislao scopre con stupore di avere una grossa macchia nera intorno all’occhio. Da quel momento, il topolino non ha che un desiderio: vederla scomparire! Ma di lì a poco succede qualcosa che gliela farà dimenticare: Malifazio, il terribile gatto del quartiere è tornato! Chi avrà il coraggio di attaccargli un sonaglio al collo, per sentirlo arrivare da lontano? Proprio nessuno?”.

La storia di un topolino che, un giorno per caso, specchiandosi in un coperchio scopre di avere qualcosa di diverso dagli altri topolini, una macchia nera intorno all’occhio.

Stanislao non è affatto felice e vorrebbe farla sparire, nonostante la mamma gli dica sempre di essere bello così. Non crede alla parola della mamma e soffre all’idea di non essere come gli altri, al punto di provare un giorno a coprire la macchia con della farina, senza però ottenere nessun risultato.

La mamma, un giorno avverte Stanislao del ritorno del gatto Malifazio e lo mette in guardia; tutti i topini cercano una soluzione e organizzano un piano per mettersi in salvo dal temibile gatto: riuscire ad infilare un sonaglio al gatto per sentirlo arrivare e mettersi poi al riparo.

Stanislao si propone per l’impresa in modo coraggioso e, non senza difficoltà tra una rincorsa e l’altra nell’intento di fuggire dal gatto, finalmente il topolino riesce ad infilare il sonaglio al collo di Malifazio.  Il merito così è tutto suo, il bravo topolino dalla macchia nera e dal gran coraggio è riuscito a mettere in salvo tutti i suoi amici.

Dopo la vittoria, i topolini più piccoli, per rassomigliare al loro eroe, si disegnano con un pezzetto di carbone una macchia nera identica a quella del coraggioso e straordinario topolino Stanislao.

Perché leggere questa favola ai bambini: cosa insegna Stanislao e il sonaglio? Non solo il coraggio … 

La storia di Stanislao non è un racconto comune, perché le tematiche principali non sono rivolte ad esplorare, come più spesso accade, le emozioni primarie quali la gioia la tristezza la rabbia e la tristezza, ma affronta due sentimenti davvero particolari come il coraggio e l’accettazione di sé. Motivazioni e argomenti assai convincenti per leggere una storia così a bambini che iniziano il loro percorso nella scuola della infanzia, 3-6 anni circa.

Vediamo come raccontare del coraggio del topolino e del valore della sua “diversità” apporti benefici allo sviluppo psichico dei bambini, senza dimenticare anche i più “grandicelli” dai 6-10 anni:

§  Il topolino, con la sua macchia poco accettata e sintomo di grande disagio, può far immedesimare e rispecchiare i bambini con i loro piccoli e grandi difetti, i loro piccoli o grandi disagi interiori; la macchia crea una distanza tra il piccolo Stanislao e gli altri, si sente differente e la sua lettura di se stesso è negativa.

§  In realtà, la storia, andando avanti nella lettura, fa scoprire a Stanislao che la sua macchia è una ricchezza, una risorsa che lo rende certamente differente ma allo stesso tempo lo caratterizza per la sua meravigliosa unicità.

§  L’unicità è un valore che diviene tale quando le particolarità che ci contraddistinguono dagli altri ci fanno sentire diversi e riusciamo a trasformarle in personalissime qualità che sono solo nostre, rarità e bellezze straordinarie di cui andar fieri, senza provare a nasconderle.

§  La storia di Stanislao non solo insegna che il piccolo topolino ha una qualità fisica tutta sua e preziosa, ma sottolinea anche come questa macchia sia unita ad una dote che altri non hanno e che lo contraddistingue da tutti: il coraggio di combattere la sua paura di Malifazio e affrontare il gatto senza tirarsi indietro; dimostrando agli altri topolini, ma soprattutto a se stesso che, nonostante la macchia, quello che veramente conta è sempre ciò che si è e si ha dentro, nel profondo del cuore.

A cura di: Roberta Favorito