Dopo i primissimi mesi di vita, i genitori iniziano a programmare – e spesso con ingiustificate ansie – lo “svezzamento”: questa parola, per la verità sempre meno amata perché prefigura l’idea del seno della mamma o del biberon come un “vizio” da eliminare, indica l’introduzione di cibi complementari al latte (materno o artificiale che sia) che rimarrà comunque l’alimento prevalente per il primo anno di vita del bambino.