Il nido è molto spesso messo in discussione, oggetto di critiche ed etichettato come un mero servizio di “accoglienza”, quasi una “sala d’aspetto”. In sostanza, solo un luogo dove lasciare fisicamente i propri piccoli, talvolta anche malati, quando non è possibile rimanere a casa, oppure semplicemente dove si cerca di delegare a qualcun altro la …
Pazienza, dedizione, attenzione e grandissimo impegno sono certamente requisiti imprescindibili per chi desidera lavorare con i bambini; ma bastano certe caratteristiche personali a fare di una passione una professione?
Ovviamente no.
Tra pochi mesi inizierà un nuovo anno scolastico e con questo riapriranno le porte anche gli asili nido: tanti bambini lasceranno per la prima volta la propria casa rassicurante, la propria mamma, per vivere qualche ora al giorno in un ambiente nuovo, con figure estranee e tanti altri bambini.
E’ una situazione completamente nuova, sia per i genitori che per i bambini ed è normale che ci sia qualche resistenza al cambiamento, i dubbi sulla bontà della scelta, le paure per il benessere del proprio figlio e tutta l’ansia che accompagna la separazione.
L’inserimento non è vissuto solo dai bambini, ma anche dai genitori, e in particolare dal genitore che accompagna personalmente il bambino al nido, di solito la mamma.