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“Il Piccolo Principe”: una storia senza tempo, anche per i più piccoli

“Il Piccolo Principe”: una storia senza tempo, anche per i più piccoli

Chi tra gli adulti di oggi, ma anche di ieri, non ha mai sentito parlare o letto la storia straordinaria del piccolo principe? Una storia fatta di incontri fantastici e pieni di sorprese; un percorso fatto di legami intensi, ma anche di nostalgici abbandoni. Un classico che nel tempo ha attraversato generazioni, e che ha aiutato noi grandi a ritrovare quel piccolo fanciullo che viaggia sempre nel nostro cuore. Questa versione, di cui andremo a parlare, è dedicata ai più piccoli, a quel periodo che si percorre tra la fine di un ciclo scolastico e le scuole elementari.

Per approfondire:

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Il racconto Il Piccolo Principe da Antoine de Saint-Exupéry è narrato da Agnès De Lestrade, che è tra le principali autrici francesi per l’infanzia. Dal 2003 è giornalista, si occupa anche di arti plastiche e la musica è una altra delle sue passioni; I suoi libri sono stati tradotti in vari Paesi. La sua ispirazione alla natura e al mondo animale le fa costruire storie ricche di ambientazioni libere da qualsiasi riferimento moderno, lei stessa vive in campagna sulle rive della Garonna.

Assieme a lei, collabora al libro, Valeria Docampo, una amatissima illustratrice argentina nata Buenos Aires, laureata in Graphic design ed Arti Visive. Disegna perché appassionata delle meraviglie della natura, e si dedica all’illustrazione per bambini coniugando tecniche moderne e tradizionali.

Entrambi le autrici danno nuova luce e nuova interpretazione a questo capolavoro classico di Antoine de Saint-Exupéry Saint-Exupéry, Antoine de nell’Enciclopedia Treccani, riuscendo a far arrivare tutta la sua intensità e meraviglia anche ai più piccoli.

Il viaggio del Piccolo Principe tra i pianeti

In tutto sei pianeti, ecco il viaggio tra personaggi un po’ folli, strambi e bizzarri, a cui il piccolo principe pone interessanti interrogativi:

  1. Sul primo pianeta l’incontro con un re; un “re rana” con troppa convinzione di sé, addirittura da credere di poter farsi obbedire anche dalle stelle nel cielo!! La stupidità del re fa annoiare il piccolo principe, che decide così di andare via…
  2. Sul secondo pianeta vive un vanitoso, che vuol farsi ammirare e applaudire per la sua bellezza la sua eleganza e la sua ricchezza; anche qui il piccolo principe non trova molto su cui soffermarsi, così riparte…
  3. Sul terzo pianeta ecco un ubriacone che racconta al piccolo principe di ubriacarsi perché si vergogna proprio di bere. Insomma, il piccolo principe è davvero sbalordito da queste affermazioni, e va via perplesso…
  4. Sul quarto pianeta incontra un uomo d’affari. Un tipo che conta le stelle per essere ricco, essendo ricco compra altre stelle per poi depositarle in banca. Purtroppo, anche su questo pianeta il nostro protagonista non riesce a dare un senso a ciò che vede e ascolta.
  5. Il quinto pianeta è il più piccolo, vi abita un lampionaio che accende e spegne il suo lampione una volta al minuto. Un lavoro faticoso sì, ma finalmente il piccolo principe vede che esiste anche qualcuno che non pensa solo a se stesso; il lampionaio si occupa di fare luce per tutti.
  6. Il sesto pianeta è abitato da un geografo, un vecchio signore saggio che sa dove sono le montagne e i mari. Il piccolo principe gli parla del suo fiore e, ad un tratto, sale la nostalgia per la sua rosa …

L’incontro con la Volpe sul pianeta Terra, poi con un aviatore nel deserto del Sahara

Dopo aver girato per tutti e sei i pianeti, il piccolo principe arriva sulla Terra. Qui, trova subito una ampia distesa di rose che continua a ricordargli il suo bel fiore sul suo pianeta. Ad un certo punto, gli si avvicina una volpe con cui trascorre dei bei momenti: la volpe vuole fare amicizia e gli chiede di essere addomesticata, nasce un sentimento tra i due e al momento di ripartire, il piccolo principe capisce che è bello amare qualcuno o qualcosa. Ha speso del tempo con la sua rosa che è diventata importante e con la volpe è successa la stessa cosa, ha imparato a volerle bene curandosi di essa.

Il piccolo principe lascia la sua amica volpe e parte per il deserto del Sahara, lì incontra un pilota con l’aereo rotto, dove tutto il racconto inizia e finisce (come in un cerchio che si chiude). Al pilota racconta del suo amato fiore, lasciato sul suo pianeta, a cui tiene molto e per cui prova un fortissimo senso di protezione.

Dopo aver trascorso del tempo anche con il pilota, raccontando del suo magnifico viaggio, il piccolo principe decide di tornare sul suo pianeta: “Devo tornare sul mio pianeta. Sai, sono responsabile del mio fiore, e lui è così debole e ingenuo”.  Dopo la sua partenza, il pilota, ripensando con tenerezza al piccolo principe, è sicuro che ora la rosa è protetta perché ha chi si prende cura di lei…

Cosa insegna Il Piccolo Principe

La storia del piccolo principe è estremamente intrisa di affetto e amore: la sua rosa, la volpe e il pilota sono personaggi che per lui hanno importanza e con cui stringe un rapporto di vera amicizia e di profondo rispetto, sente di tenerci ed emergono dei veri sentimenti. Ricordarsi del fanciullo che è in noi adulti è fondamentale, proprio attraverso questi esempi, che ci sottolineano la bellezza delle piccole cose e di come “L’ essenziale sia invisibile agli occhi” … Altrettanto lo è per i più piccoli, certamente non ricordare, ma coltivare e rinforzare i concetti d’amore e d’amicizia, per poter crescere senza mai dimenticare il loro profondo valore!

C’è un altro insegnamento o “abilità” da trarre e che si può sviluppare nel tempo, per i più piccoli (di una età che va certamente dai 4 o 5 anni in su, se ci soffermiamo sulla parte della storia dedicata al viaggio tra i pianeti:

ü Lo Spirito Critico: con questo concetto, trattato da molti autori, ma anche da una cultrice di Pedagogia generale e sociale come Claudia Maulini, si vuole intendere uno strumento fondamentale per il sapere pedagogico. Crescere, sviluppando il pensiero critico, significa sapersi porre domande e saper mettere in discussione informazioni provenienti da fonti poco oggettive. Analizzare ed interrogarsi sono atteggiamenti basilari per un’attenta analisi di fatti e teorie. In questo, il piccolo principe, oltre a saper riconoscere la mancanza di amore da parte di quasi tutti i personaggi che incontra, riesce benissimo ad incarnare il concetto di spirito critico. Infatti, durante le sue chiacchierate tra un pianeta e l’altro, interroga se stesso su ciò che ascolta, riuscendo a comprendere meglio chi ha di fronte senza farsi influenzare; anzi, ponendosi dei punti interrogativi, finisce col giudicare superficiali, vuoti e noiosi molti dei suoi interlocutori.

 di Roberta Favorito

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